Didattica e Arte in rete

Fabiana Catani ha dedicato la sua tesi di laurea, in Didattica della Multimedialità, al progetto di Didart’è, una App per la fruizione multimediale dell’arte. E’ uno studio molto interessante. Fabiana ci racconta il presupposto da cui parte, ci mostra uno sguardo fresco e innovativo e ci regala una proposta concreta da sviluppare. L’ho invitata a parlare in questa rubrica avendo assaporato la sua passione e il suo impegno, consapevole che solo intrecciando idee, saperi e approcci generazionali si può veramente evolvere.

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Stare al passo
Con la diffusione di Internet e delle nuove tecnologie multimediali negli ultimi anni si sono sviluppati nuovi linguaggi e nuove modalità di apprendimento. In questo contesto, in cui gli allievi sono nativi digitali, risulta fondamentale servirsi della tecnologia per poter diversificare sia i metodi che le strategie di insegnamento-apprendimento, arricchendo, mediante i nuovi mezzi multimediali, le opportunità educative.
Se alcuni contenuti della scuola rimangono validi in ogni tempo è il modo di trasmettere che deve cambiare, adeguandosi ai new-media. Non si può pensare più all’apprendimento tradizionale, unidirezionale, come unico veicolo del sapere in quanto gli stimoli che offrono la rete, gli smartphone, la LIM i tablet, etc. sono svariati e inoltre coinvolgono più canali sensoriali che contribuiscono ad un apprendimento più ricco. Il Web diventa così il presidio di un apprendimento in rete, un ambiente in cui si trovano stimoli e potenzialità molto forti, un luogo in cui il docente ha l’opportunità di impostare un’azione didattica più efficace.
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La Didattica dell’Arte in rete
La mia ricerca ruota attorno ad un punto chiave: il Web partecipativo, come spazio di convergenza e di connettività fra gli utenti. Ho analizzato i principali metodi per l’apprendimento e l’acquisizione della Didattica dell’Arte in rete. Infatti, nei social media come Facebook, Blogger, etc., sono già in atto alcuni progetti sperimentali di educazione all’Arte.
Esaminando le “Nuove Tecnologie” come mezzi che aiutano quindi a modificare i tradizionali metodi di insegnamento ho constatato che attualmente rappresentano una vera e propria rivoluzione. Le nuove tecnologie digitali offrono, infatti, la possibilità, a costi del tutto limitati, di costruire degli ambienti di apprendimento multimediale e multisensoriale. Infatti le nuove tecnologie non sono viste dai bambini e ragazzi come un qualcosa di estraneo e non conosciuto; computer, tablet, smartphone, etc. sono presenti ovunque nelle loro case. Con questi mezzi si sentono a loro agio, poiché rappresentano gli interlocutori vivi con cui dialogare, apprendere e divertirsi. I docenti non dovrebbero considerarli come nemici dell’apprendimento, del sapere e della riflessione, in quanto, se utilizzati in modo appropriato all’interno dei processi di apprendimento, tali mezzi possono costituire degli alleati preziosi. Per quanto riguarda la Didattica dell’Arte, l’Arte deve essere più che mai interattiva, portatrice di un’esperienza di “fruizione” diversa, legata all’aspetto della stimolazione.
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Didartè: un’app per la Didattica dell’Arte
Da queste analisi ho deciso che la mia tesi doveva essere correlata da un progetto artistico ossia, la realizzazione di un’App come supporto per la Didattica dell’Arte, cercando di sintetizzare questi punti chiave: fruizione, comunicazione e gioco. Osservando i bambini è molto facile intuire cosa davvero li interessi, ossia tutto ciò che è legato al mondo tecnologico dell’ultima generazione come tablet, smartphone, e le popolarissime App, che sono particolarmente utili nella nostra quotidianità per far interagire le persone, diffondere informazioni, facilitare l’apprendimento. Da ciò è nata l’idea di creare “Didartè”, la mia applicazione, unione fra “didattica” e “arte” che richiama ad una Musa ispiratrice del terzo millennio che conduce in un viaggio creativo i fruitori. Esistono tanti siti, blog, tutorial, etc, che affrontano questa tematica ma quante app invece ci sono? Il mio progetto artistico intende rispondere a questa esigenza. L’App intende infatti offrire la possibilità di scoprire la Storia e la Didattica dell’Arte, tanti spunti e stimoli per apprendere e rendere lo studio più piacevole, non solo ai ragazzi ma anche agli adulti, educatori e genitori.
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Progettazione App
1. Step di progettazione:
La scelta di un nome accattivante e giocoso, infatti la mia app si chiamerà Didartè che nasce dall’unione della parola “didattica” e “arte”. Successivamente ho dovuto pensare alla grafica, ad un logo che racchiudesse visivamente un messaggio ossia quello che l’app contenesse: opere, artisti, laboratori, etc.
2 Step:
Realizzare una griglia degli argomenti di cui trattare e la scelta ricade su: chi sono (dove mi presento), Didattica dell’Arte (notizie e cenni sullo sviluppo di questa disciplina), laboratori (vengono descritti i miei progetti di lavoro), link utili (per ampliare il discorso), forum (e i social media come: Facebook, Youtube, Twitter), gioco (attraverso lo stimolo ludico si sviluppa l’apprendimento), realizzando un quiz.
3 Step:
Inserire i contenuti e cercare di comunicare il più possibile lo scopo dell’applicazione.
Mi auguro che Didartè un giorno possa essere consultata e scaricata (quindi che non resti solo un progetto di sperimentazione), in quanto sia valida e vista come strumento di sostegno alla conoscenza.