Se scommettiamo sui bambini

Bambini in età prescolare, un artista, un metodo e temi come natura, cibo, tecnologia. Iole D’Agostino – diplomata presso Accademia di Belle Arti, educatrice ed esperta di didattica dell’arte- ci racconta una sfida portata avanti e vinta da una scuola dell’infanzia. Un’esperienza che ha coinvolto tutti mettendo in gioco, non solo gli insegnanti e i bambini, ma anche i genitori. Un progetto sostenibile che utilizza il ‘simbolo come mezzo didattico realizzato mediante l’utilizzo di tecniche diverse, dal collage al decollage, dall’incisione al disegno’. E la realizzazione finale è un libro operativo presentato a Michelangelo Pistoletto.

 

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Per la scuola dell’infanzia, il metodo che ha raccontato, attraverso il riuso e il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, la sana e corretta alimentazione è il frutto di una serie di scommesse vinte.
Scommessa per coloro che lo hanno elaborato per applicarlo nella scuola dell’infanzia, scommessa per i docenti che hanno saputo mettersi in gioco, sperimentandolo e rinunciando al consueto modus operandi e scommessa per i genitori che – prima titubanti e diffidenti – hanno chiuso l’anno appassionati e convinti.
La grande vittoria può sembrare quella di riuscire a far comprendere argomenti complessi e tecniche complicate a bambini di tre, quattro e cinque anni. Ma non è così. I bambini hanno accolto e compreso tutto in tempi brevi, divertendosi. Piuttosto la vittoria risiede in quella dimensione per la quale il metodo è diventato, per insegnanti e genitori della scuola dell’infanzia Comunale di Albano Laziale, il pretesto per riflettere sulla personale responsabilità nei confronti del futuro delle nuove generazioni e dell’ambiente in cui dovranno vivere.
lenticchie genitori a lavoro
Il metodo
Francesco Saverio Teruzzi: “Il metodo è una scusa. Probabilmente serve molto di più a noi adulti – per avere delle linee guida – che ai bambini, per i quali il Terzo Paradiso è la normalità”.
Gianna Del Giovane: “Il metodo è stato una rivelazione. Potevamo analizzare a fondo ogni argomento e, al contempo, renderlo semplice e divertente”.
Il metodo elaborato per il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto ha il suo abaco: un ‘libretto’ composto di schede modulari che accompagnano il bambino, attraverso la pratica, a comprendere le connessioni tra la natura e la tecnologia passando per quattro fasi che, a partire dal prodotto naturale, attraverso la relazione che intercorre fra tecnologia e natura, procedono verso una trasformazione sana dell’alimento.
I moduli sono tanti quanti gli alimenti presi in esame. Ogni modulo è indipendente e finito, ma, al tempo stesso, correlato a quello che lo precede e a quello che lo segue da un rapporto di propedeuticità operativa, al fine di raggiungere precisi obiettivi formativi e di apprendimento, facendo comprendere che non esistono limiti alla creatività.
fragola broccolo
Le insegnanti
Rossella e Sonia: “Lavorare sul metodo del Terzo Paradiso, interiorizzare e proporre argomenti di riflessione sul mondo in cui viviamo, in modo nuovo, non è stato subito semplice… ma, anche se con un po’ di fatica, il lavoro ha dato grandi soddisfazioni.
Giuseppina e Paola: “Il metodo, accolto con curiosità, è diventato una sfida a cercare di interpretare la tecnica in modo divertente”.
Le insegnanti della Scuola dell’infanzia Comunale di Albano Laziale – da sempre vere e proprie pioniere, hanno deciso di accogliere il metodo con curiosità, ma anche con grande professionalità e senso di responsabilità, documentandosi e aggiornandosi al fine di assicurare la migliore riuscita del lavoro. Le iniziali difficoltà sono state superate dalla voglia di fare e dal grande amore per il loro lavoro. Hanno via via consigliato cambiamenti, soluzioni parallele e si sono sbizzarrite nella ricerca di tecniche creative alternative, appassionandosi. E appassionando i bambini, li hanno guidati verso la creatività.
I genitori: maestra, volevo buttarli, invece li ho portati a scuola!
Un genitore: “Per noi genitori questa esperienza è stata una riscoperta del mondo”.
Tiziana e Romina: “I genitori si sono entusiasmati oltre ogni aspettativa”.
Paola e Giuseppina: “Ci hanno aiutato tantissimo, hanno chiesto e vissuto tutto attivamente con grande senso di partecipazione”.
I genitori
I genitori non hanno accolto subito di buon grado l’idea di sperimentare il metodo, sorprendendosi particolarmente del fatto che, tra l’altro, venisse loro richiesta una partecipazione attiva (tutti i materiali utilizzati per la realizzazione del libretto provengono dalla ricerca, che ogni genitore ha fatto, tra le cose destinate alla pattumiera!). Ma dopo quest’iniziale spaesamento, hanno preso a collaborare in modo sempre più consapevole. In alcune classi le pagine dei libretti sono state assemblate a scuola, nelle ore pomeridiane, dai genitori stessi. Tanti genitori si sono documentati autonomamente e si sono appassionati, piano piano, alla figura del maestro Pistoletto, innamorandosi attraverso i loro figli del sogno dell’artista e del lavoro affrontato a scuola.
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Premesse di promesse: Futuro, sano, tecnologia
Le premesse sono sempre la parte più difficoltosa di ogni discorso e cercare di far comprendere a un bambino che questo metodo, come il simbolo del Terzo Paradiso, si riferisce al passato, al presente ma soprattutto a un futuro possibile, è stata una grossa sfida. Abbiamo trovato nella conoscenza diretta, nell’esperienza, nell’esplorazione e nella buona editoria per l’infanzia validi alleati.
Se pensi che farai raccogliere e trasformare a un bambino ogni frutto e ortaggio in alimento sano, sai già che coglierà il senso e l’utilità della trasformazione in poco tempo. Ma fargli capire, nel frattempo, che la sana alimentazione, in quanto sintesi tra natura e buona tecnologia, è la scelta per un futuro felice e responsabile non è del tutto scontato per un bambino! Così, leggendo, abbiamo iniziato a comprendere assieme i concetti di ‘futuro’ e ‘sano’ a misura di bambino perché, dopotutto, un “bambino è una persona piccola ma è piccolo solo per un po’”. Poi cresce, “come l’uomo dei Palloncini che viene dal tempo che c’era prima di noi ed era piccolo” e, quindi, “ci conviene mangiar sano per crescere bene, infatti, al supermercato degli animali ci son solo cibi sani, nessuno mangia patatine e merendine!” Il concetto di Tecnologia? Non lo abbiamo dimenticato. Sembrerebbe quello più complesso, ma l’hanno compreso facilmente. Tecnologia a misura di bambino? “Quello che l’uomo costruisce prendendo e trasformando le cose dalla natura. Non sempre è buona, soprattutto quando inquina”.
Dall’oggi al domani: non buttare quella scatola!
Luciana e Valeria: “Le attività portate avanti nel corso dei mesi hanno permesso la conoscenza di nuovi materiali e nuove tecniche”.
Rita e Maria: “I bambini hanno subito intuito il metodo, divertendosi nella pratica quotidiana”.
Annamaria e Marcella: “Stavamo buttando questa scatola di cracker… che cosa ci possiamo fare?”.
Antonella e Antonella: “Guardare alle cose che ci circondano in funzione delle loro intrinseche caratteristiche non è una pratica comune; guardarli pensando di farne altro, ancora meno”.
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La realizzazione di ogni modulo ha visto dapprima protagonista l’esperienza diretta della trasformazione del prodotto naturale e soltanto dopo i bambini si sono avventurati nella produzione del modulo di riferimento. Anche i moduli sono frutto di trasformazione e di riuso creativo di materiali di uso domestico, solitamente destinati alla raccolta differenziata. Tutto è stato concepito in modo tale da permettere ai bambini, guidati dall’insegnante, di essere pian piano sempre più autonomi nella realizzazione pratica e, nel frattempo, di divertirsi… Oggi ritagliano, incollano, usano, riusano, costruiscono piccole matrici per la stampa e per il frottage e soprattutto sanno non sprecare!
Iole D’Agostino

Credits
L’uomo dei palloncini di G. Zoboli e S. Rea, Topipittori 2014
Che cos’è un bambino? Di Beatrice Alemagna, Topipittori 2008
Al supermercato degli animali, di G.Zoboli e S. Mulazzani, Topipittori 2008