I colori della Musica

I colori della Musica. A cura di Franco Buzzi e Marco Navoni. Luni Editrice, 2004
IMG_5378 IMG_5379
“Certo, unire colore e suono, occhio e orecchio può sembrare un ossimoro, un contrasto dialettico insanabile. In realtà nella stessa storia della musica si è tentato talora di ricreare a livello sonoro sensazioni visive, e persino olfattive, e, viceversa, la scienza ha cercato di trascrivere visivamente suoni musicali.”                          G. Ravasi
IMG_5383 IMG_5381
Diversi anni fa, durante le mie ricerche sul internet di testi legati all’arte, mi sono imbattuta in questo libro. È un intrigante catalogo di una mostra sulla musica avvenuta a Milano 10 anni fa. Ci sono tutti i componenti per rendere accattivante un argomento apparentemente aulico e tendenzialmente di nicchia. La Musica come filo conduttore che lega dipinti e manoscritti della Pinacoteca e Biblioteca  Ambrosiana, un diario inedito del 1778, la collezione di spartiti autografi del Maestro Riccardo Muti e disegni del progetto del Teatro alla Scala. Storie che si intrecciano, informazioni interessanti in un viaggio tanto lontano quanto interessante! I saggi contenuti nel libro trattano la Musica dal punto di vista filosofico e teorico. Analizzano il codice Atlantico di Leonardo e disvelano i soggetti musicali nei dipinti. Raccontano di spartiti e musicisti. Ci rivelano alcune vicende costruttive del maggiore Teatro di Milano e della connessione con la Biblioteca Ambrosiana. Io ho imparato tante cose leggendolo. Per esempio che esiste la “mano Guidoniana” sistema didattico per imparare il solfeggio: ovvero utilizzare lettere dell’alfabeto per indicare i gradi di una scala musicale! Ho conosciuto l’incanto di una borsa liturgica ricamata con angeli musicanti. E ancora molto altro.
IMG_5382 IMG_5380
Perché leggere I colori della Musica:
– Non è un semplice catalogo, ma una interessante documentazione di come e perché nasce una mostra inusuale e ricca .
– Propone un argomento complesso e ben sviluppato da cui si possono trarre molti spunti anche operativi.
– Evidenzia una scelta culturale di grande coraggio e il tentativo di rendere accessibili alcune nozioni legate alla musica.
– Si presta ad uno studio settoriale, ma al contempo offre uno sguardo unitario al mondo dell’arte riconducendo situazioni e luoghi lontani nel tempo ma vicini nello spazio.