Il progetto e la cura

Sabato 3 dicembre si sono svolte le ConversazioniDAB #Progetto. Un incontro completamente incentrato sulla progettazione di attività di didattica. Un momento intenso di riflessione, scambio, dibattito con partecipanti che hanno determinato ritmo del lavoro e priorità dei temi. Qui tutte le foto.
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Farsi domande
Un’esperienza appagante è sempre il frutto del delicato equilibrio di molti fattori. Conoscere il contesto in cui si interviene, avere chiari gli obiettivi, identificare e perseguire un’ idea forte, definire una linea coerente e organizzare accuratamente ogni dettaglio sono condizioni necessarie quando si progetta. Porsi domande adeguate in merito al lavoro da svolgere e proporre scelte esclusive (in quanto personali) è fondamentale per acquisire la consapevolezza del proprio operato. Provare a visualizzare le criticità può stimolare un percorso di ricerca interessante. Non ci eviterà di commettere errori, quanto di capire dove e come intervenire per migliorare, in maniera rapida e efficace. La partecipazione attiva è la peculiarità delle #ConversazioniDAB. Proprio attraverso la condivisione di esperienze, lo stravolgimento dei tempi, la contrapposizione di stili e metodologie differenti che l’incontro assume una dimensione allo stesso tempo concreta e speculativa. Incontrare gli altri ci aiuta ad approfondire temi, con cui ci confrontiamo quotidianamente, osservandoli da altri punti di vista.
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Le chiavi della didattica
Come sintesi estrema del mio pensiero, per queste #ConversazioniDAB ho creato un gioco da tavolo che raccoglie le situazioni e le contingenze in cui mi sono imbattuta durante la mia esperienza lavorativa. Il #GiocoDAB Le chiavi della Didattica vuole simulare un lavoro di progettazione fatto in gruppo e porre l’attenzione su elementi invariabili– dati dalle carte pescate- , discrezionali – dati dalle scelte interpretative-, sulla scelta di temi e sull’utilizzo ragionato delle risorse. Come al solito sono emersi molteplici comportamenti, tanti quanti erano i partecipanti. Il racconto della mia ricerca e le tesi buttate sul tavolo di discussione, hanno subito l’influsso e le sollecitazioni loro. In un perpetuo movimento di apprendimento. Se come ha detto Renzo Piano «Progettare è un’avventura, un viaggio. Si parte per conoscere, per imparare», la nostra è stata senza dubbio un’approfondita riflessione. Fatta giocando.
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