Progetto “SOLBIATE DI TUTTI”

L’#OspiteDAB di questo mese è Livia Cornaggia una delle fondatrici del @MuseoTattileVarese, di cui potete seguire la pagina Facebook e l’ Account Twitter. Ho conosciuto Livia ad un Convegno di Piccoli Musei e ho avuto la possibilità di esplorare la collezione, in compagnia e bendata, in un mio #DABinVisita. Seguo Con grande interesse i progetti di accessibilità che sviluppa, come l’ultimo Progetto Barumini in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.Qui ci racconta un percorso progettuale per creare un modello tattile della città di Solbiate realizzato con bambini di una quinta elementare. Quando l’inclusione passa da piccole mani con grandi cuori.
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Museo Tattile Varese
Sei anni fa abbiamo inaugurato il Museo Tattile Varese, che rappresenta ad oggi un esempio sostanzialmente unico in Europa, perché è esclusivamente dedicato all’esposizione di modelli tattili in legno, fruibili quindi tanto da vedenti quanto da non vedenti. Il nostro museo, ospita ad oggi una sessantina di modelli (articolati tra architettura, monumenti, paesaggio, mappe tattili, ecc.) ed è una sorta di enciclopedia tridimensionale da sfogliare con le dita, capace di stimolare non solo l’interesse per la conoscenza tattile, ma anche e soprattutto quella per il ‘mondo’, artistico. Nel nostro museo i visitatori vedenti effettuano la visita bendati, sperimentando in questo modo la conoscenza tattile nella sua forma più essenziale e soprattutto sperimentando come la conoscenza tattile possa essere un valore aggiunto e un’emozione “per tutti”.
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Le ‘Origini’
Il progetto “Solbiate di tutti” è nato quasi per caso. Lo scorso anno i bambini della (allora 4’) della Scuola Primaria di Solbiate, in provincia di Como, sono venuti al Museo Tattile Varese per una visita e un laboratorio tattile. E’ stato letteralmente amore a prima vista! Gli spunti che hanno ricevuto nel corso dell’attività al Museo, hanno messo in moto un ‘processo’ di interesse per il mondo della disabilità visiva e per le potenzialità che l’universo tattile offre. A sostenere i bambini in questo percorso la loro straordinaria maestra Claudia Leoni, che dal primo momento è stata una fonte assolutamente inesauribile di energia, stimoli, spunti, incoraggiamento e aiuto. Questo uno stralcio della mail che Claudia ci ha scritto all’indomani del laboratorio fatto al Museo:“Ieri coi 27 monelli abbiamo fatto due ore di scoperta della lingua braille, hanno scritto coi punteruoli, e creato un alfabeto di carnevale-braille (stile alfabeti tattili di Munari!) con cui vi hanno mandato il grazie. I ragazzi hanno gi à avuto delle idee per fare delle esperienze tattili coi genitori. Grazie a voi di quel mondo affascinante che avete creato!”
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Gli sviluppi
Da qui è nato il progetto “Solbiate di tutti”, il cui scopo è anzitutto quello di far concludere il ciclo di studi alla classe quinta, con un progetto che permetta ai bambini non solo di sviluppare delle capacità e competenze ‘trasversali’, ma anche e soprattutto di ‘lasciare un segno’ nella vita del paese, generando con questo una affezione per il proprio territorio e per il contesto sociale nel quale i bambini vivono. Il progetto consiste nella realizzazione di un modello tattile di Solbiate che noi del Museo e i bambini abbiamo realizzato insieme e che, in occasione di una grande festa ,verrà regalato al Comune stesso.
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Il progetto
Per tutto l’anno scolastico 2016/2017, abbiamo avuto un incontro settimanale di circa due ore nel corso del quale abbiamo fisicamente progettato e realizzato il modello tattile in legno, del territorio comunale di Solbiate. Nel corso del lavoro, al di là degli aspetti pratici e manuali, abbiamo avuto modo di andare in direzione di temi concernenti la tattilità, l’inclusione sociale, la geografia, l’architettura, la composizione del territorio, ecc. e i bambini sono riusciti a sviluppare l’abitudine a lavorare per progetti, lavorare in gruppo, progettare, ricercare ‘trovate’ pratiche per la risoluzione di problemi, ecc. ecc.
Il supporter
Ad affiancare noi e i bambini nel progetto, c’è stato il mitico Mario! Mario è un concittadino di Solbiate che, non giovanissimo sta diventando cieco per una patologia. L’abbiamo coinvolto per volontà dei bambini ed è stato una figura di riferimento per tutti loro. Presente a tutti gli incontri, ha condiviso con noi tutti ogni passaggio del progetto, permettendo ai bambini di imparare concretamente quali possono essere le difficoltà che una persona priva della vista incontra nella quotidianità, quale può essere il corretto modo di rapportarsi ad una persona cieca e come – in piccolo o meno – si possano trovare delle soluzioni per rendere ‘accessibile’ il mondo a chi non vede.
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I risultati
Per descrivere i risultati che abbiamo ottenuto, basterebbe dire che gli incontri che si svolgevano dalle 14,30 alle 16,30 (quindi alla fine di una giornata di impegni scolastici piuttosto lunga) si sono pressoché sempre conclusi con un: “Ma no! Abbiamo già finito?”. E’ stata un’esperienza di straordinario interesse per tutti noi, nel corso della quale siamo riusciti non solo a realizzare un bellissimo modello tattile, ma anche e soprattutto ad ‘usare’ la tattilità per parlare di tantissime altre cose, e per approfondire moltissimi altri temi. La progettazione e la creazione di questo modello, ci hanno permesso di usare il tema della tattilità in maniera ‘trasversale’, ricollegandoci alla geometria, alla geografia, all’architettura, alla geologia, all’agricoltura e permettendo quindi ai bambini di acquisire con ‘leggerezza’ (nel senso positivo del termine) moltissime informazioni e nozioni.
Le riflessioni
Lo sviluppo del progetto ‘Solbiate di tutti’ ci ha permesso di avere ancora una volta la conferma di una serie di nostre storiche ‘convinzioni’: i modelli tattili, nati per le persone che non ci vedono, hanno in realtà anche una straordinaria funzione didattica, ed esplicativa anche per le persone vedenti. Il modello in sé ha un effetto di coinvolgimento immediato dello ‘spettatore’ e se questo modello ha poi la possibilità di essere toccato, l’emozione, l’apprendimento e la memorizzazione aumentano in maniera esponenziale.