Rimanere

Rimanere. Perché l’arte è un incontro senza tempo, Gek Tessaro, Ed. Carthusia, 2013
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Sono troppi i giardini, le azalee e gli orti/ Troppi i barbieri, le conchiglie e i porti/ Troppi sono i sassi, le ruote e le bugie/Troppe sono le storie dentro le enciclopedie
Troppe son le finestre attraverso cui si può guardare/Troppi sono i nasi, troppo il pepe, troppo il sale/ Troppe son le cose, perfino quelle che son mie/ Troppi sono gli animali, i chiodi e le nostalgie
Così scegliere, decidere, diventa escludere davvero/ Prendere questo piuttosto che un altro sentiero/ Scegliere dentro un museo di vedere un quadro solo/ è decidere di dedicargli il tempo giusto e buono. ” G. Tessaro

Durante un pomeriggio con i bambini in biblioteca alla ricerca di nuove storie in cui tuffarsi, ho intravisto su uno scaffale questo libro. Ho letto il titolo e guardato la copertina e subito mi ha incuriosito. E’ un libro sull’arte oppure no? L’immagine di copertina (particolare della Canestra di frutta di Caravaggio) direbbe di si, ma il titolo…anche no! Poi l’ho aperto e ho cominciato, prima a sfogliare, poi a leggere. Il libro è scritto e disegnato da Gek Tessaro. Rappresenta un flusso di parole in rima, senza punteggiatura, con immagini e disegni originali, eseguiti dallo stesso Tessaro, che riprendono celeberrime opere di altrettanto famosi artisti. Il concetto è di fermarsi ad osservare con attenzione le opere d’arte. Il ‘rimanere’ sostanzia l’intero lavoro, diventando presupposto indispensabile per scoprire e conoscere a fondo i codici artistici, i contesti sociali, l’umanità. La parola rincorre i dipinti e viceversa, con un effetto, allo stesso tempo, surreale e poetico. La concretezza, che non manca, è data dall’analisi di tantissimi temi legati ad artisti, produzione, società, usanze delle epoche dei dipinti di riferimento.  Alla fine del testo è inserito anche un gioco che aiuta a ripercorrere le opere analizzate (indicate da numeri romani), proponendo una cornice vuote dove inserire il particolare dell’opera cui si riferisce la didascalia. Così il viaggio ricomincia!
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Perché leggere Rimanere?
– E’ un libro che avvicina ai dipinti in maniera poetica ed emotiva, non solo descrittiva.
– Il libro è versatile e ritmico. Possiamo decidere di leggerlo tutto d’un fiato oppure soffermarci sulle singole quartine.
– Per ogni tema trattato(es. censura, ruolo dell’artista, le posture, le tecniche, i dettagli…) si possono attivare infiniti approfondimenti.
– Alla fine è presentato un gioco per rivivere il libro fatto di tempo dedicato all’osservazione, agli incontri, alle storie.
– E’ piacevole e ricco di spunti da poter utilizzare così come sono dati, oppure da evolvere in personalissime declinazioni.
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