La Valle dei templi di Agrigento è anche dei piccoli

Laura Danile è dottore di ricerca in archeologia classica. Dopo aver studiato tra la Sicilia e la Grecia, è tornata a vivere ad Agrigento e ha avuto la possibilità di coniugare le sue due grandi passioni: l’archeologia e le attività creative, dedicandosi alla realizzazione di percorsi di educazione al Patrimonio, per i più piccoli, all’interno di uno scenario unico al mondo. Ci racconta la sua avventura, nata da poco, resa possibile grazie al lavoro di un gruppo di persone: l’inizio incerto, le difficoltà superate, il successo e la strada ancora da fare. Seguo con grande attenzione il lavoro di Laura e dell’intero staff, perché è un esempio di passione, professionalità e tenacia. L’esempio di quanto una didattica programmata, partecipata e calata nel territorio sia indispensabile. 

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La Valle dei Templi dei Piccoli è un progetto nato nel 2013 dall’entusiasmo e l’intraprendenza di tre archeologhe Maria Serena Rizzo, Maria Concetta Parello (dipendenti del Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento) Laura Danile e una sociologa esperta in didattica museale Romina Mancuso, accolta favorevolmente dal direttore del Parco Archeologico e dai dipendenti dell’Ente che hanno contribuito attivamente alla realizzazione delle iniziative. Potremmo definirlo un esperimento ben riuscito.
Il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, con i suoi ulivi centenari, i mandorli che a febbraio si tingono di bianco e rosa e le agavi gigantesche, offre uno scenario stupendo per una passeggiata a contatto con la natura tra i monumenti che custodiscono i segreti della nostra storia. Noi desideravamo fosse uno spazio da vivere anche per i più piccoli e aspiravamo a renderli protagonisti di un’esperienza indimenticabile, che avrebbe potuto arricchire il loro bagaglio culturale. L’idea di fondo è che per ottenere il rispetto dei beni culturali e garantire la loro tutela sia indispensabile promuovere la conoscenza e l’amore del nostro patrimonio e presentarlo come Bene Comune, come spazio da vivere, da scoprire o da riscoprire, a cominciare da tenera età.
Così abbiamo deciso di organizzare un evento “pilota” interamente dedicato ai bambini, una scommessa per mettere alla prova noi stessi e poter osservare la risposta degli utenti. L’occasione è stata la Sagra del Mandorlo in Fiore del 2013, un importante appuntamento di Folklore internazionale che ogni anno si svolge ad Agrigento nel mese di febbraio e che prevede una sfilata dei “bambini dal mondo” lungo la via sacra, all’interno del Parco Archeologico. I partecipanti alla nostra iniziativa, denominata Valle in Fiore, accompagnati dagli insegnati o dai genitori, hanno ricevuto una mappa e con questa hanno iniziato la loro giornata all’insegna della scoperta e della sperimentazione creativa, per accostarsi con il gioco alla storia dell’antica città di Akragas. All’interno della Valle sono state create sei postazioni con laboratori gratuiti dedicati a diversi aspetti della vita ai tempi dei Greci. Questa prima edizione, realizzata esclusivamente con l’ausilio di volontari in via sperimentale, ha coinvolto alcuni studenti dei corsi di laurea di Archeologia e Beni Culturali dell’Università di Palermo, alcuni giovani archeologi e gli adulti della Libera Università Agrigentina. Tutti i collaboratori hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro abilità lavorando con grande passione per raggiungere il fine di un evento ben fatto. Alcuni hanno scritto i testi, altri hanno contribuito alle traduzioni in inglese, altri a costruire manualmente fibule, cinture e scudi e così via. Ciascun laboratorio comprendeva una breve introduzione durante la quale un archeologo accoglieva i bambini e li accompagnava per mano nel viaggio attraverso i secoli, per giungere nel V secolo a.C., quando Akragas era una colonia ricca e potente. Il secondo momento era dedicato a un’attività pratica da svolgere insieme ai genitori, sotto la guida degli adulti della Libera Università Agrigentina, nella quale mettere in campo tutta la fantasia per realizzare un peplo variopinto, uno scudo invincibile o un gioiello prezioso.
Nell’ergasterion di Polignoto, ad esempio, dopo aver ascoltato alcuni cenni sulla pittura parietale e vascolare nell’antica Grecia, i ragazzi hanno dato libero sfogo alla loro creatività decorando i propri vasi come se fossero degli autentici capolavori. Nelle cucine di Tellia, ricco akragantino che invitava ogni giorno i forestieri a banchetto, i piccoli hanno imparato cosa mangiavano i loro antichi concittadini, con quali pentole cucinavano e poi hanno lavorato la pasta di mandorle, creando dolcetti di tutte le forme e colori da offrire agli dei. Nella sartoria del peplo d’oro, un vero e proprio atelier di moda, ispirandosi alle immagini sui vasi attici, i bambini hanno creato il loro carta-modello e l’hanno riprodotto su tessuto, utilizzando tutti i colori che la fantasia suggeriva. Poi alcuni “modelli/e” hanno indossato le creazioni originali, con tanto di fibule e cinture realizzate con lana e corda e gioielli di cartoncino dorato e argentato che risplendevano come metallo prezioso, realizzato nell’ergasterion dell’orafo.
In poche ore la Valle si è popolata di piccoli akragantini che indossando un peplo o un chitone passeggiavano tra le vestigia della città creando uno spettacolo insolito ed emozionante, pienamente immedesimati nei personaggi che abitavano l’antica Akragas. Accompagnati da veri archeologi, infatti, hanno potuto visitare le fortificazioni della città e gli edifici sacri, fermandosi al Tempio di Zeus per osservare il gigante “addormentato” che esercita sempre un grande fascino per le sue dimensioni colossali. Durante la visita all’Antiquarium dei Dioscuri, dopo aver osservato nelle vetrine le punte di freccia e le ghiande missili, testimonianza delle battaglie degli akragantini, hanno progettato la loro arma infallibile.
L’evento ha riscosso un grande successo che ha superato le nostre aspettative ed è stato accolto con entusiasmo sia dagli insegnanti che hanno partecipato con gli alunni alle attività della mattina, sia dai genitori che hanno accompagnato i loro figli prevalentemente negli orari pomeridiani. Il risultato positivo ci ha indotti a utilizzare le esigue risorse economiche a disposizione per un’attività dedicata alle scuole: lo scavo simulato. Il programma didattico ha registrato subito il tutto esaurito e ha mandato in visibilio i piccoli archeologi che hanno avuto la possibilità di scavare proprio accanto al Tempio di Zeus e portare alla luce reperti di un passato lontano. Il contesto era finto ma l’emozione della scoperta era autentica! Inoltre a pochi passi si svolgeva un vero scavo archeologico e i bambini hanno potuto visitare il cantiere e osservare da vicino il lavoro di archeologi professionisti. Abbiamo avuto molte più richieste di quelle che potevamo soddisfare e abbiamo capito di essere sulla strada giusta.
A seguito dei risultati raggiunti, dopo aver attentamente valutato le schede di feed del 2013, l’Ente Parco ha deciso di mettere a disposizione una somma maggiore rispetto all’anno precedente per quest’anno. Così ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo proposto un ampio calendario di eventi, per il periodo che va da gennaio a giugno, articolato in attività dedicate alle famiglie (domenica pomeriggio), una seconda edizione di Valle in Fiore che si è appena conclusa e due mesi di scavo simulato per le scuole che inizieranno ad aprile. Abbiamo introdotto varie novità, tra le quali i racconti animati, per proporre alcuni dei miti più famosi dell’antica Grecia, quali ad esempio le fatiche di Eracle o il rapimento di Kore, attraverso una piccola performance di burattini costruiti da noi.
L’utenza è prevalentemente costituita da bimbi di età compresa tra i tre e i dodici anni che partecipano con entusiasmo alle attività. Per noi l’indicatore più importante è il sorriso dei piccoli partecipanti. Speriamo che il progetto Valle dei Piccoli possa continuare a crescere insieme a loro e contribuire a formare una generazione che ama e rispetta il proprio immenso patrimonio culturale.